Fabrizio de Andrè nasce a Genova il 178 febbraio 1940.
Dopo aver trascorso gli anni della guerra in campagna a Ravignano d’Asti , la famiglia fa rientro a Genova.
Fabrizio frequenta il Liceo Classico, prosegue gli studi alla facoltà di Giurisprudenza, per abbandonare a sei esami dalla Laurea.
Si dedica totalmente alla musica, studia violino, chitarra , suona in gruppi jazz, traduce George Brassens e comincia a comporre brani completamente suoi.
Nel 1958 incide il primo 45 giri “Nuvole barocche”, passato del tutto inosservato.
Il suo primo grande successo è “La canzone di Marinella”, brano che viene inciso e interpretato da Mìna nel 1965, diventando subito un best‑seller.
Nel 1966 esce il suo primo album “Tutto Fabrizio de Andrè”.
Seguiranno “Volume l’ “, “Tutti morimmo a stento”, “Volume 3 “, “Nuvole barocche”, “La buona novella”, “Non all’amore, non al denaro né al cielo”, “Storia di un impiegato “, ” Canzoni”, “Volume 8′ “.
Nel 1976 dopo aver incontrato la cantante Dori Ghezzi, da allora sua compagna per tutta la vita, acquista un’azienda agricola in Sardegna, nella zona di Tempio Pausania.
Nel 1979 viene sequestrato insieme a Dori Ghezzi e per quattro mesi la coppia rimane prigioniera nelle montagne sarde.
Uscirà nel 1981 il disco soprannominato “L’indiano”, ispirato all’esperienza vissuta in Sardegna, seguito poi da “Creuza de ma” Anime salve ” e infine “Mi innamoravo di tutto”.
Fabrizio de Andrè muore il 13 gennaio 1999 : a salutarlo in una chiesa della sua amata Genova una folla mesta e plaudente di migliaia di persone tra vecchi , ragazzi, intellettuali, politici e cantanti famosi mischiati a quei rappresentanti del popolo suburbano che trascina la vita nei vicoli e negli angiporti.