E’ finalmente uscito il mio libro “Il Jazz: un gioco da ragazzi” . Ringrazio Progetti Sonori Didattica Musicale per la fiducia accordatami e per la lungimiranza nell’affrontare questo argomento (tutto sommato “inedito” nella didattica delle nostre scuole, pubbliche e private). Grazie anche a Paolo Fresu !50 che si è prestato ad una bella intervista che abbiamo pubblicato in coda al libro. Se avrete modo di leggerlo scrivetemi le vostre osservazioni!

http://www.progettisonori.it/shop/esplorazioni-musicali/il-jazz-un-gioco-da-ragazzi/

ALTRI SHOP

JAZZ sito nuovo

“Il Jazz: un gioco da ragazzi” nasce da una rilettura critica del Jazz, della sua evoluzione e delle sue caratteristiche fondanti, volta ad individuare dei presupposti pedagogici trasferibili in una didattica che privilegi l’ascolto, il gioco e la creatività, senza togliere spazio alle tradizionali attività dell’educazione musicale.
Il percorso si sviluppa in tre capitoli. Il primo, di carattere sostanzialmente analitico, è incentrato sulle cosiddette “Mentalità Jazz”, da intendere come predisposizione alla fantasia, alla socializzazione e al coinvolgimento emotivo, tipiche della prassi jazzistica e presenti naturalmente nella quotidianità e nelle doti dei ragazzi. Il secondo e il terzo capitolo sono invece dedicati all’ascolto e all’improvvisazione, aspetti privilegiati della musica Jazz, in una ricerca che si dipana tra riflessione metodologica e proposte concrete di attività musicali; proposte che attraversano tutti i generi musicali, oltre ovviamente al Jazz, in particolar modo il Pop e il Rock, più vicini al mondo musicale dei giovani.
In ambito didattico, il Jazz può essere un gioco da ragazzi nella misura in cui l’educatore accetti egli stesso di lavorare secondo quei modi di fare, agire e pensare tipici di questa musica, che possono valorizzare il ruolo degli insegnanti e il loro “saper essere” musicale.

 

Riceviamo da alcuni docenti di musica e pubblichiamo una lettera appello che è possibile sottoscrivere (vedi alla fine). Dopo aver inserito i dati ricaricare la pagina.

Onorevoli tutti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato

Vi scriviamo a nome dei circa 4000 insegnanti di Educazione Musicale presenti lo scorso anno nelle Graduatorie ad Esaurimento e di recente assunti grazie al piano assunzionale musica 1straordinario. A distanza di un anno vorremmo, ancora, delle spiegazioni circa il piano di Potenziamento della Musica de “La Buona Scuola”. Quando a Settembre 2014 abbiamo ascoltato le vostre dichiarazioni circa l’Educazione Musicale abbiamo sinceramente gioito, non per noi quanto per gli studenti. Nessun Governo Italiano ad oggi è infatti riuscito a valorizzare la Musica e la Cultura a Scuola, nessuno ha capito l’importanza di tale Educazione. Abbiamo continuato a gioire dopo aver letto le varie slides presentate a distanza di mesi.musica 2 In particolare la frase dove si proponeva MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA; due ore settimanali nella classi IV e V. Abbiamo pensato: “La Musica e l’Arte sono effettivamente una priorità di questo governo.”

A conferma di ciò ricordiamo anche un articolo incoraggiante di Luigi Berlinguer che si è sempre battuto insieme al Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, affinché essa divenisse materia di serie A.

musica 3musica 4Abbiamo anche tirato un (egoistico) sospiro di sollievo quando l’on. Malpezzi ha assicurato su twitter che in virtù di questo potenziamento le Gae della nostra classe di concorso sarebbero state effettivamente esaurite.

Abbiamo poi letto il Ddl (diventato poi legge 107) e sono iniziati i primi dubbi, e lo sconforto… si perché si parlava di Musica potenziata “nei limiti delle risorse disponibili”, nell’organico funzionale del potenziamento.

musica 5Quindi? Non ci sarà Musica in tutte le primarie come promesso? Non ci sarà Musica sistematicamente nelle classi Quarte e Quinte, insegnata da Docenti preparati ed in Gae da anni che non attendono altro se non di mettere la propria professionalità al servizio delle nuove generazioni? Si perché quando si parla di “assumifici” si dimentica che gli insegnanti scelgono questa strada per una precisa di vocazione…

Suvvia! L’“opinione pubblica” non penserà certo che un musicista studi 10 anni in conservatorio per diplomarsi, partecipi poi a Siss o Bi.For.Doc. (dopo aver superato un concorso selettivo, del tipo 13 posti per 400 candidati, con prove pratiche, teoriche ed attitudinali), frequenti Master universitari di specializzazione (molto costosi) solo per avere il “posto fisso” da 1300 euro al mese! E la stessa opinione pubblica non penserà anche che per questo stipendio si sacrifichi la propria vita personale e lavorativa pur di accumulare punti in graduatoria facendo le supplenze. Esatto, caro lettore, non è logico…si decide di diventare Insegnanti di Musica per altri motivi, per il piacere di trasmettere ai ragazzi una materia che ci rende più felici, più umani, più empatici più consapevoli e (diamine!) più intelligenti! Altrimenti non si spiega chi ce lo fa fare ogni anno a Settembre, a metterci a disposizione delle scuole per le supplenze, a stare attaccati al telefono in attesa che squilli e che una segreteria ti convochi (anche per una sola settimana) per sostituire il collega malato. Mettersi a disposizione è una vocazione, vuol dire rinunciare a tutto, anche ad altri lavori perché non si può assicurare la continuità a nessun altro servizio se si attendono (come fossimo bravi militari) la convocazione da una scuola.

Ma torniamo a noi… dopo tanti anni di precariato, supplenze, chilometri macinati in macchina o in treno, stipendi in ritardo, abbiamo continuato a rimanere nelle Gae, pazientemente, da bravi precari, sapendo che le graduatorie sono appunto ad Esaurimento (“nervoso” ha aggiunto simpaticamente ma molto lucidamente il premier), il che vuol dire che “prima o poi “ verrà il momento del ruolo! Attenzione non tanto il “posto fisso” ma “il ruolo” sono concetti ben diversi. Avere un ruolo nella società è fondamentale, soprattutto per un insegnante, ci si sente valorizzati e sicuri, non tanto dello stipendio, quanto della possibilità di poter programmare le attività in una classe, con dei ragazzi, senza lo sconforto di sapere che quella stessa classe nella quale stiamo lavorando con tanta pazienza ed entusiasmo, non la vedremo più il prossimo anno, o il prossimo mese o la settimana prossima.

Abbiamo gioito quando questo governo ha promesso questo ruolo a tutti i docenti in Gae. Anche chi era contro alcuni aspetti del Ddl, ha comunque sperato “Non si può avere tutto… la perfezione non appartiene a questo mondo, se pur di avere queste assunzioni bisogna accettare alcune condizioni… ci tapperemo il naso”. Poi la catastrofe…  nottetempo nel passaggio del Ddl tra Camera e Senato (e viceversa) le assunzioni da Gae sono passate da provinciali, a regionali ed infine (quasi nottetempo) a Nazionali. Ma come? A che scopo? Noi insegnanti di Ed. Musicale abbiamo continuato a gioire, lo ammettiamo, in maniera molto egoistica: “Verrà potenziata educazione Musicale alle Primarie, con tutte le scuole che ci sono ognuno dei circa 4000 in graduatoria A032 verrà assunto nella propria provincia, anzi addirittura nel proprio Comune, anzi mancheranno gli insegnanti”.

A freddare DEFINITIVAMENTE gli entusiasmi hanno provveduto le tabelle sul potenziamento.

musica 6Ma come, nelle Marche solo 198 posti per il potenziamento? Ma se solo nella province di An e Mc sono più di 80 gli aspiranti in Gae di Musica. Considerando che con l’autonomia i Dirigenti ed il Consiglio d’Istituto, redatto il P.T.o.f. , sceglieranno le materie da potenziare (anche per coprire le supplenze…), quante possibilità ci sono che vengano richiesti insegnanti di Musica invece di quelli di Italiano, Matematica e Lingue (fondamentali per assicurare potenziamento e continuità didattica per coprire gli insegnanti assenti)?

Alcuni membri della VII commissione hanno dichiarato lo scorso anno: “Ma noi CONSIGLIAMO semplicemente di potenziare Musica, con l’Autonomia non possiamo mica obbligare nessuno…” . Ma come ? Che potenziamento è allora? E le Slides? e tutte le interviste rilasciate dal Ministro Giannini e dal prof. Berlinguer dove si continua a dire “C’è più Musica nella Buona Scuola” (http://www.orizzontescuola.it/news/riforma-scuola-berlinguer-giustizia-fatta-arte-e-musica)? Potevate dire “Potenziamo Ed. Tecnica” o “Valorizziamo la Matematica”, era la stessa cosa… A pensar male si commette peccato ma spesso si indovina, dichiarando: “Potenziamo Arte, Musica e Lingue Straniere” si è cercato, e lo si fa tuttora, il pubblico consenso di Insegnanti, Alunni e soprattutto Genitori?

A distanza di un anno come sono cambiate le cose? Certo sono stati assunti molti insegnanti di Musica, ma hanno davvero potenziato la materia o in molti casi sono stati dei “semplici tappabuchi” che hanno sopperito alle assenze dei colleghi? In quante scuole sono stati effettivamente fatti corsi di musica alle primarie (due ore a settimana con docenti esperti) con continuità? Sempre a proposito del piano assunzionale, non avremmo sinceramente sperato di vedere tante assunzioni tra i docenti di Musica. Ci è sembrato strano (seguendo nei dettagli la legge 107) che tante scuole richiedessero potenziamento di Musica. Le assunzioni sono state talmente tante che le graduatorie si sono quasi esaurite! Il problema nasce quest’anno ci sono già dopo un anno decine e decine di esuberi in questa classe di concorso? Come le assunzioni non sarebbero dovute avvenire incrociando domanda e offerta? Come possono generarsi tanti esuberi ? A pensar male si direbbe che l’operazione di facciata è stata quella di assumere più insegnanti di quelli necessari.

Nel frattempo è stato bandito un nuovo concorso, ma come? Ci sono esuberi e viene fatto un nuovo concorso? Tralasciamo le modalità di selezione che in alcuni classi di concorso sono state criticatissime. Quantomeno le domande dello scritto di Musica erano interessanti e stimolanti. Per il resto ancora non sappiamo perché in molte regioni a mesi di distanza dallo scritto non ci sono ancora notizie circa la prova pratica né tantomeno l’orale (ma il concorso non doveva servire per “mettere in cattedra” nuovi docenti a Settembre)?

Sono stati oltretutto pubblicati gli elenchi dei posti disponibili per le assunzioni. Pur avendo garantito l’esaurimento delle GAE in 3 anni ci troviamo quest’anno 2016-2017 con 0 assunzioni a031 e ben 210 esuberi. Questo può solo voler dire che sono stati tolti posti al potenziamento di Musica, materia che doveva essere una delle principali secondo i piani della buona scuola.

musica 7Questa nostra lettera vuole sottolineare come ancora una volta si sia persa l’occasione per fare bene pur di fare in fretta. Non vediamo altre spiegazioni logiche. Si poteva evitare il trambusto che sta scuotendo la scuola da ben più di un anno con un sano Turn-Over, pensionando insegnanti che non si riconoscono più nella scuola moderna ed assumendo chi ha ancora le energie per mettersi in gioco ed in discussione. Sarebbe sato più pratico, corretto, sano e virtuoso per tutte le categorie, in particolare per gli alunni. Se ciò non fosse stato possibile sarebbe bastato assumere UN SOLO INSEGNANTE di Ed. Musicale in ogni Primaria, contemporaneamente si sarebbero svuotate le graduatorie e si sarebbe assicurata l’Educazione alla Musica (alle Musiche) in ogni provincia d’Italia (beh sì, siamo davvero tanti in Gae A032, decisamente in esubero a causa di mancati pensionamenti e di Siss, Bi.for.doc. TFA, PSA istituiti per più posti di quelli effettivamente disponibili). Tutt’ora non c’è nemmeno lontanamente un insegnante ogni 3 scuole primarie a disposizione.

L’EDUCAZIONE MUSICALE deve essere una scelta sapiente e metodologica, non un lusso in mano solo ad alcuni dirigenti. Gli studenti educati alla musica possono mantenere più facilmente la concentrazione ed ascoltare meglio gli insegnanti ed i propri compagni. E non solo: studenti con problemi di linguaggio, come appunto i dislessici o addirittura gli autistici, potrebbero essere aiutati dalla musica. Ora sappiamo che la musica può modellare i circuiti sensori subcorticali in maniera tale che da migliorare attività quotidiane come la lettura o l’ascolto degli altri. La Musica a scuola è Importante come Italiano, Storia o Geografia. O forse di più, dicono i neuroscienziati. Perché ascoltare Beethoven, imparare a suonare uno strumento o a cantare una canzone hanno un’influenza importante sullo sviluppo sensitivo e cognitivo dei bambini e dei ragazzi.

In conclusione, siamo certi che tali scelte siano state fatte non per cattiveria, quanto per superficialità e fretta… Ci auguriamo che, con altrettanta fretta (cosa che non è stata fatta in un anno), si proceda ad aggiustare queste piccole storture, assicurando un posto in provincia nelle primarie per ogni Docente di Ed. Musicale presente in GAE (o vincitore di concorso), c’è tanto posto anche per chi ha fatto il TFA o il PAS. Ogni altra soluzione, purtroppo, sarebbe uguale ad aver detto delle menzogne sulla pelle di tanti docenti e studenti, giocando la carta “pubblicitaria” della Musica e della Cultura.

Siamo, ancora per un pò, fiduciosi.

Gli Insegnanti di Musica Italiani